SUSSIDIO
PER I BAMBINI

Immacolata Concezione di Maria

Tiziana Mazzei

 

Bambini, sapete che festa è oggi? È l’Immacolata Concezione.

Che cosa vogliono dire queste parole?

‘Macula’ in latino significa ‘macchia’; il prefisso ’in/im ‘ significa negazione; es: impossibile, significa non possibile; impuro, significa non puro; improbabile, significa non probabile, ecc…

E che vuol dire concezione?

Concepire è l’atto di mettere al mondo i figli. Tutti noi siamo stati concepiti.

Dio, insieme ai nostri genitori, ci ha dato la vita. Questo sorgere della vita nel grembo materno si chiama concepimento. Dunque, oggi festeggiamo l’Immacolata Concezione, ossia Maria, la mamma di Gesù che è stata concepita senza macchia di peccato.

Il vangelo di oggi ci fa vedere tutto questo attraverso il famoso racconto dell’annunciazione. Di che si tratta?

È uno dei racconti più conosciuti di tutta la Bibbia. È un racconto che, come tutti i passi del Vangelo, non solo ci dice tante cose riguardanti fatti concreti accaduti, ma ci dice tante verità anche per noi, per la nostra vita di tutti i giorni.

L’angelo Gabriele va da Maria.

Maria in quel momento si trova a Nazareth nella sua casa. L’apparizione dell’angelo non avviene nel tempio ma nella sua casa.

Questo ci dice che anche a noi Dio ci parla non solo nel tempio, cioè in Chiesa, ma Dio ci parla sempre, anche nella nostra vita quotidiana. Nazareth è proprio il simbolo della vita ordinaria.

Inoltre, l’angelo va da Maria quando si compiva il sesto mese di gestazione della sua cugina Elisabetta, cioè in un momento di mancanza di compimento. Il numero sei in ebraico indica imperfezione. Quindi Luca ci vuole dire che anche a noi Dio si rivela in un momento della nostra vita in cui non ci sentiamo perfetti, in cui vediamo tante nostre fragilità e debolezze.

Noi talvolta pensiamo che il Signore non ci parla, non vuole interagire con noi finché noi siamo imperfetti. No, non dobbiamo essere santi per poter ricevere un invito dal Signore. Proprio oggi, qui ed ora il Signore ci vuole parlare attraverso questa storia riguardante la nostra mamma celeste. Le prime parole che l’angelo Gabriele dice a Maria sono: “Rallegrati, piena di grazia”. Se Maria è piena di grazia, vuol dire appunto che non c’è posto per il peccato in lei. Se avete ad esempio un sacco pieno di dolci, vuol dire che il sacco ha solo dolci e non mangime per gli uccelli. Maria è piena di grazia, in lei c’è solo amore.

L’angelo le dice “rallegrati”. Il primo comando che Dio dà a Maria e quindi a ciascuno di noi è, quello di gioire. L’evangelista Luca, che ha scritto questa pagina di Vangelo, ci ha raccontato la storia di Maria per dirci quello che Dio vuole rivelare anche a ognuno di noi. Anche a noi Dio ci esorta a rallegrarci, ad essere felici, perché Lui ci ha fatto per questo.

Dio ci ha fatti per la gioia, per la pienezza di vita e la gioia è il segno visibile della realizzazione dell’amore. Quando ad esempio vi sentite amati dai vostri genitori e dai vostri amici, voi vi sentite felici. Ecco Dio ci dice di rallegrarci perché siamo sempre amati da Lui. Se ce lo dimentichiamo noi diventiamo tristi e la tristezza ci fa fare azioni brutte.

L’angelo dice a Maria che diventerà la mamma di Gesù ma lei non capisce, non pensa che sia possibile perché non è sposata. Gabriele le dice “lo Spirito Santo scenderà su di te… Nulla è impossibile a Dio”.

Anche a noi talvolta Dio ci sembra chiedere cose impossibili. Oggi, attraverso questo brano, Dio ci sta chiedendo di renderlo visibile nelle nostre famiglie, a scuola, al lavoro. Come possiamo far vedere Dio agli altri? Facendogli sperimentare l’amore perché Dio è amore.

Forse oggi ti senti attaccato dai tuoi compagni a scuola, ti senti preso in giro, e ti domandi come puoi perdonarli. È impossibile. Ma Dio ti dice: “niente è impossibile a Dio”. Forse oggi non puoi sopportare di essere accusato ingiustamente per qualcosa che non hai fatto, o forse vorresti picchiare il tuo vicino di banco perché ti ha rubato la tua merendina ...

E tu dici: “no, non ci riesco, è troppo difficile”. Allora anche a te Dio promette l’aiuto dello Spirito Santo e anche a te ripete: “Niente è impossibile a Dio”.

Maria, dopo che l’angelo l’ha rassicurata circa l’intervento di Dio, subito si dice disposta a fare tutto quello che l’angelo le ha detto.

Imitiamo Maria, diciamo a Gesù che lo vogliamo fare nascere nei nostri cuori.

Noi siamo fortunati perché non solo abbiamo Maria come modello, ma abbiamo anche il suo sostegno.

Oggi allora rivolgiamoci a Lei con queste parole: “Mamma nostra celeste, grazie del tuo esempio, grazie perché ti sei fidata di Dio. Aiutaci a credere che niente è impossibile a Dio e a ricordarcelo soprattutto quando ci scoraggiamo o ci sentiamo incapaci di compiere i nostri doveri”.

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