SUSSIDIO
PER I BAMBINI

XXXII Domenica per annum

di Antonella Stolfi

 


La liturgia di questa Domenica ci offre l’occasione per riflettere su un tema molto importante: la vita eterna.
Della vita eterna si parla sia nella prima lettura che nel Vangelo, e queste due letture, come spesso avviene, si richiamano a vicenda o meglio il Vangelo ci offre un nuovo modo di guardare alla stessa realtà. Ed è sempre Gesù che dà risposte nuove e definitive a questioni importanti.
Nel secondo libro dei Maccabei è riportato un episodio molto intenso di una intera famiglia che è disposta a offrire la propria vita pur di non rinnegare la propria fede. Come è possibile che sette fratelli e la loro madre abbiano tutto questo coraggio? Cosa dà loro il coraggio per affrontare e sopportare le minacce e il dolore fisico? La loro risposta è unanime: Dio che è Padre e Creatore ci darà una nova vita, una vita eterna, per sempre! E’ stata la loro fiducia in Dio e nelle sue promesse di vita a dar loro la forza.
Nel Vangelo un gruppo di sadducèi, persone influenti della società palestinese del tempo, interrogano Gesù proprio sulla vita dopo la morte. Come ci ricorda l’evangelista Luca, i sadducèi non credevano alla risurrezione e dunque ad una vita nuova, eterna. I sadducèi, pongono una domanda a Gesù portando l’esempio di una donna, magari il fatto era successo davvero o forse no; ciò che interessa i sadducèi era di sapere se Gesù credeva nella vita eterna o no. Gesù nella risposta che dà loro lascia intendere che non solo ci sarà una vita nuova dopo la morte, ma anche che non avrà le stesse regole della vita terrena e inoltre che saremo trasformati, saremo ancora più simili agli angeli!
Un giorno una bambina che conosco abbastanza bene e che ha vissuto il lutto per una persona a cui era molto affezionata, mi ha domandato: “Come faccio a credere che questa persona, così importante per me, adesso ancora vive? Chi può dirmi che veramente Gesù è risorto e che anche noi risorgeremo e avremo una vita nuova? Dove sono le prove di tutto questo?”. Ho spiegato a Luisa, questo il nome della bambina, che nessuno può fornirle prove sulla risurrezione di Gesù. Nessuno ha mai registrato o fotografato quell’evento. Le persone, però che hanno visto Gesù risorto hanno lasciato una testimonianza scritta e queste persone sono gli evangelisti, alcuni dei quali Gesù hanno vissuto con Gesù e lo hanno visto dopo la risurrezione; altri invece hanno raccolto la testimonianza degli apostoli e hanno poi scritto il Vangelo. Inoltre quanti ancora oggi testimoniano e vivono secondo l’insegnamento di Gesù, ci aiutano a continuare a credere in Lui, infatti ogni loro opera nasce dal desiderio di continuare l’opera Sua e dare a tutti la fiducia in Dio.
In effetti le domande della mia piccola amica sono profonde e non hanno una risposta definitiva, ognuno di noi troverà le risposte alle domande su Dio, la morte e la vita dopo la morte, soltanto dedicando un po’ del proprio tempo a meditare, a pregare sulla Parola di Dio. Gesù, è l’unico che ci ha dato testimonianza della vita dopo la morte. È l’unico dunque che può parlarci e rispondere ai nostri continui dubbi e curiosità sulla vita e sulla vita eterna. Noi che non possiamo porgli direttamente queste domande difficili ci facciamo “consigliare” dagli apostoli e da quanti dedicano molto tempo alla preghiera e all’ascolto della Parola di Dio.
Durante la settimana possiamo dedicare un po’ di tempo per farci delle domande e per presentarle Domenica prossima davanti a Gesù, chiedendogli non solo di trovare presto una risposta, ma anche un valido aiuto!
Buona Domenica a tutti!


 

 

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