ATTO PENITENZIALE

* Signore, che prepari l’incontro con noi curando ogni dettaglio, abbi pietà di noi

* Cristo, che desideri essere nostro amico intimo e desideri sedere a tavola con noi, abbi pietà di noi

* Signore, che ci dài l’opportunità di amarti con tutta la nostra affettività, abbi pietà di noi


PREGHIERA DEI
FEDELI

Fratelli e sorelle, rivolgiamo la nostra preghiera al Padre, certi che avrà cura di ascoltare gli aneliti del nostro cuore. Preghiamo insieme, dicendo: Ascoltaci, o Signore.

* Per il Santo Padre Francesco, i vescovi, i presbiteri e i diaconi: siano testimoni della concretezza dell’amore che il Padre rivolge ai suoi figli e alle sue figlie. Preghiamo.

* Per i nostri governanti: siano sempre in grado di intercettare i veri bisogni di ogni cittadino e di ogni cittadina, in maniera particolare in questo periodo di grande fragilità. Preghiamo.

* Per i nostri ammalati: perché ciascuno di noi possa sentirsi responsabile della vicinanza di Dio in questo momento così difficile. Preghiamo.

* Per la nostra comunità, perché possa essere il cenacolo in cui vivere l’intimità con Dio e con i fratelli e le sorelle. Preghiamo.

Queste nostre preghiere e tutte quelle che rimangono dentro di noi, le presentiamo alla tavola imbandita dal tuo Figlio, certi che non rimarranno inascoltate. Per Cristo Nostro Signore. Amen.


PER LA MEDITAZIONE

Dopo la comunione

Solo l’amore guarisce alla radice la paura e libera dalle chiusure che imprigionano. Così fa Gesù, venendoci incontro con dolcezza, nella disarmante fragilità dell’Ostia; così fa Gesù, Pane spezzato per rompere i gusci dei nostri egoismi; così fa Gesù, che si dona per dirci che solo aprendoci ci liberiamo dai blocchi interiori, dalle paralisi del cuore. Il Signore, offrendosi a noi semplice come il pane, ci invita anche a non sprecare la vita inseguendo mille cose inutili che creano dipendenze e lasciano il vuoto dentro. L’Eucaristia spegne in noi la fame di cose e accende il desiderio di servire. Ci rialza dalla nostra comoda sedentarietà, ci ricorda che non siamo solo bocche da sfamare, ma siamo anche le sue mani per sfamare il prossimo. È urgente ora prenderci cura di chi ha fame di cibo e dignità, di chi non lavora e fatica ad andare avanti. E farlo in modo concreto, come concreto è il Pane che Gesù ci dà. Serve una vicinanza reale, servono vere e proprie catene di solidarietà . Gesù nell’Eucaristia si fa vicino a noi: non lasciamo solo chi ci sta vicino!

Papa Francesco, omelia 14 giugno 2020

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