ATTO PENITENZIALE


* Signore, che ci chiami sin dal grembo materno a vivere l’amicizia con te, abbi pietà di noi. Signore pietà.

* Cristo, che ci fai sperimentare l’amore viscerale del Padre, abbi pietà di noi. Cristo pietà.

* SSignore, che nel Battista ci hai dato un testimone credibile e lo hai chiamato a preparare le strade all’incontro gioioso con te, abbi pietà di noi. Signore pietà.



PREGHIERA DEI
FEDELI

Fratelli e sorelle, la natività di Giovanni Battista ci fa riflettere sull’importanza che la storia di ciascuno di noi ha agli occhi di Dio. Rivolgiamo la nostra preghiera al Padre, certi di essere da lui amati in modo unico e viscerale. Preghiamo insieme e diciamo: Ascoltaci, o Signore.

* Ti preghiamo, o Padre, per il Papa Francesco e per tutti i pastori della tua Chiesa: fa’ che possiamo riconoscere in ciascuno di loro dei testimoni credibili del Cristo tuo figlio. Preghiamo.

* Per i nostri governanti e per tutti i politici, perché, specialmente in questo periodo, siano guidati dal senso della responsabilità in vista del bene comune e non dall’egoismo. Preghiamo.

* Per tutti i poveri e gli ammalati, perché non si sentano soli e possano sempre sperimentare la grazia di Dio attraverso le persone vicine. Preghiamo.

* Per ciascuno di noi, perché possiamo riconoscere nelle esperienze della nostra vita il segno della tua grazia.

Accogli, o Padre, la preghiera che ti presentiamo nel giorno in cui celebriamo la natività di Giovanni Battista e fa’ che, sul suo esempio, possiamo consacrare la vita all’annuncio della tua Parola. Te lo chiediamo per Cristo Nostro Signore. Amen.


PER LA MEDITAZIONE

Dopo la comunione

Giovanni rappresenta dunque in sé la parte dell’Antico e l’annunzio del Nuovo. Infatti, per quanto riguarda l’Antico, nasce da due vecchi. Per quanto riguarda il Nuovo, viene proclamato profeta già nel grembo della madre. Prima ancora di nascere, Giovanni esultò nel seno della madre all’arrivo di Maria. Già da allora aveva avuto la nomina, prima di venire alla luce. Viene indicato già di chi sarà precursore, prima ancora di essere da lui visto. Questi sono fatti divini che sorpassano i limiti della pochezza umana. Infine nasce, riceve il nome, si scioglie la lingua del padre. Basta riferire l’accaduto per spiegare l’immagine della realtà. […] Se Giovanni avesse annunziato se stesso, non avrebbe aperto la bocca a Zaccaria. Si scioglie la lingua perché nasce la voce. Infatti a Giovanni, che preannunziava il Signore, fu chiesto: «Chi sei tu?» (Gv 1, 19). E rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto» (Gv 1, 23). Voce è Giovanni, mentre del Signore si dice: «In principio era il Verbo» (Gv 1, 1). Giovanni è voce per un po’ di tempo; Cristo invece è il Verbo eterno fin dal principio.

Sant'Agostino

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